AAA Architetti Cercasi – Milano 2010

Project Description

 AAA – ArchitettiCercasi – Concorso Milano // Davide Franchina, Fabio Baldi, Andrea Bogani, Massimo Enrichiello,

Il progetto presentato, parte da una riflessione sulla città come contenitore delle attività umane per scardinare lo zoning e rispondere con una città arricchita di spazi sociali e di possibilità per i luoghi dell’abitare. L’ipotesi di partenza del processo di ideazione della nuova area si intreccia e scaturisce dalla comprensione e dalla lettura dei luoghi del contesto. La nostra interpretazione dell’area diventa uno schema di facile acquisizione ma di difficile traduzione, che implica un fronte sovrapposto tra diverse tematiche. Queste, intrecciandosi attraverso limiti differenti, mescolano la sintassi del contesto, creando lemmi flessibili e forti, nella complessità dei soggetti presenti nel nuovo linguaggio dell’area. Le tematiche che ci han- no portato alla definizione del nuovo complesso sono: le tensioni urbane che abbiamo rilevato all’interno di un contesto ancora in divenire, come il confronto tra la cascina Merlata e il parco ad est; la dialettica tra spazio pubblico e spazio privato; la qualità dell’abitare.

Strategia insediativa

Il progetto parte da un’attenta analisi del contesto e del territorio circostan- te. L’area oggetto del concorso si trova infatti al centro di tre differenti polarità: Cascina Merlata ad ovest, il parco urbano a nord e ad est, la via Gallarate e il quartiere Gallaratese a sud. Partendo dall’immersione nei luoghi e dalla loro metabolizzazione, il progetto cerca di raccogliere le differenti tensioni che hanno dato vita alla nostra idea progettuale. La necessità è quella di creare un nuovo asse est-ovest, parallelo alla storica via Gallarate, che vuole diventare la dorsale del nuovo insediamento, mettendo in connessione visiva e strutturale la Cascina Merlata, punto di attrazione dell’area ad ovest, con il nuovo spazio pubblico del quartiere e con il parco urbano a est e introducendo spazi sociali, come aree per lo sport, orti urba- ni ed eventi, che possano mettere in movimento la fisionomia e la fisiologia sociale dell’area. Altro forte segno vuole essere la collocazione degli edifici a ovest allineati all’asse stradale, che, mantenendo il cannocchiale visivo verso il parco, definiscono un’ampia porzione di territorio e allo stesso tem- po danno una frammentazione necessaria agli spazi, dividendo lo spazio pubblico dell’asse con lo spazio sociale all’interno della corte – spazio inteso come luogo di aggregazione degli edifici che su di esso si affacciano. Il cannocchiale visivo, con l’edificio e la nuova alberatura, si arricchisce con la presenza di uno spazio come il co-working che nelle intenzioni di progetto vuole aumentare la diramazione e gli intrecci delle funzioni oltre il singolo quartiere.

Spazi Pubblici e Spazi Sociali

Il progetto si costituisce per parti. Le nuove forme di nuclei sociali cambiano il modo di usare lo spazio della città. Una prima piazza pubblica diventa l’elemento di connessione con l’intero quartiere, ospitando le funzioni utili non solo a chi vive all’interno del nuovo intervento ma anche alle aree circostanti. Una piazza sulla quale l’intera area trova una sua dimensione sociale di aggregazione. Un secondo livello, sia in termini teorici che pra- tici, è dato dalla presenza di una piastra semi-pubblica, dove si trovano le funzioni maggiormente interessate alla residenza e che fanno da legante per la nuova comunità.

Gli edifici – fronteggiandosi – danno luogo a delle stanze a cielo aperto con- nesse tra loro e in stretta relazione con il contesto esistente, trasformando lo spazio interno, normalmente introspettivo e chiuso privato, in uno spazio teso e dinamico pubblico. Questo gioco di interazione tra spazio pubbli- co privato e spazio privato sociale definisce gli altri sistemi di interazione all’interno degli edifici: gli elementi di connessione verticale, per esempio, non portano solo fisicamente da un piano all’altro, ma trasportano anche il concetto di spazio sociale ai diversi piani facendo in modo di creare piazze – interazione sociali, vuoti architettonici – all’interno di pieni privati. Piccole piazze a cui solo i condomini possono accedere e che definiscono un modo diverso di abitare e condividere lo spazio.

Piano terra

Separando in due livelli il “piede” degli edifici, il progetto propone una nuo- va gerarchia funzionale dei piani terra. Il piano +0.00 (primo piano terra) diventa il piano più in stretto rapporto con l’intera città. Qui trovano collo- cazione le funzioni pubbliche quali un ristorante, uno spazio commerciale (come un negozio con prodotti a Kmzero), un incubatore d’impresa con spazi per il co-lavoro, i locali dedicati alla gestione degli orti urbani.

Il piano +4.00 metri (secondo piano terra) ospita invece le funzioni collettive di super-condominio del nuovo intervento: gli alloggi con studio (small-offi- ce), un asilo (come previsto dal PII), una lavanderia condominiale, un cen- tro fitness, una piccola biblioteca di quartiere con spazi per il book crossing dedicati, e una sala polivalente.

Sotto la piastra troveranno sede i parcheggi degli alloggi e le cantine. La piastra a +4.00 metri vuole essere un elemento di unione tra le diverse fun- zioni, ma staccandosi dall’edificio sul lato lungo della corte interna intende anche fornire una dimensione più privata ai suoi utenti. La piastra sarà un luogo di aggregazione, un luogo di contatto tra gli abitanti e il loro modo di vivere il quartiere – oltre che, più semplicemente, un luogo dove poter far correre i bambini.

Qualità Residenze

La distribuzione interna degli alloggi cerca di sfruttare al massimo gli orien- tamenti solari. Le zone giorno sono infatti nella maggior parte dei casi orientate a sud-ovest, mentre le zone notte ad nord-est. Le abitazioni sono inoltre estensibili con aree lavorative, studi, laboratori, così da rendere pos- sibile lo svolgere delle attività, compatibili al contesto, in continuità con l’al- loggio. In particolar modo gli alloggi situati al piano piastra avranno sempre un’area filtro tra l’alloggio e lo spazio pubblico, garantita da giardini privati o dalle stanze-studio.

Sostenibilità economica

Sono state valutate alternative tecnologiche e materiche per contenere i costi di costruzione, in particolare:
– involucro esterno: chiusure opache in laterizio massivo con isolamento a cappotto per rientrare in classe energetica A.

– riscaldamento: sistema a radiatori con valvola termostatica
– acqua calda sanitaria da teleriscaldamento
– finiture interne: pavimenti delle residenze in ceramica che garantiscono durata e manutenzione. I negozi e laboratori saranno lasciati al rustico in quanto le finiture saranno definite in funzione dell’utilizzatore.

Sostenibilità ambientale

Le emergenze ambientali ed economiche rendono oggi non più trascurabile l’aspetto della sostenibilità, spingendoci così a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni progettate per quanto riguarda sia il con- sumo di risorse, energetiche e materiche, che l’emissione di sostanze inquinanti e clima-alteranti, quali i gas serra (responsabili del riscaldamento globale dell’atmosfera). Lo scopo è quello di ridurre al minimo le emissioni di CO2 già partendo dal momento della realizzazione. La razionalizzazione dell’uso dell’acqua in fase di cantierizzazione, il riutilizzo della terra degli scavi in loco permettono non solo un risparmio dal punto di vista economico, ma garantiscono un contenimento delle emissioni nocive.

Project Details

Client: Concorso AAA Architetti Cercasi - 2010

Tags: Collaborazioni, Concorsi

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